Per avere la vera antesignana delle attuali lavapiatti però, occorre arrivare al 1924 quando William Howard Livens mise a punto il primo esemplare di lavastoviglie che incorporava gli elementi di base, la porta frontale per il carico, una rastrelliera dove collocare le stoviglie da pulire ed un irroratore rotante, che compongono ancor oggi questo utile elettrodomestico.

A questi componenti base, nel 1940, fu aggiunto un sistema di asciugatura rendendo la lavapiatti un dispositivo adatto all’uso domestico proprio nell’epoca in cui le case si dotavano di acqua corrente.

Sarà solo grazie al boom economico degli anni ’50 del 1900 che la lavastoviglie diviene un elettrodomestico alla portata della massa dei consumatori uscendo dall’ambìto della cerchia ristretta delle classi ricche.

Senza dilungarci sul funzionamento dei moderni elettrodomestici per lavare i piatti, vorremmo solo dare alcune piccole delucidazioni che ci paiono curiose ed importanti: Il brillantante: è un liquido che ha lo scopo di diminuire la tensione superficiale dell’acqua facilitando la rimozione degli ultimi residui di detersivo eventualmente presenti e la fase di asciugatura, va aggiunto nella seconda fase del lavaggio quando viene effettuato più volte il risciacquo delle stoviglie e ne basta una piccolissima dose quindi meglio non esagerare e seguire le indicazioni d’uso.

Il sale: serve a rigenerare con acqua salata le resine a scambio ionico che costituiscono l’impianto addolcitore dell’acqua. In pratica queste resine scambiano il calcio in soluzione nell’acqua di lavaggio con sodio ed alla fine del lavaggio vanno rigenerate inducendo un processo inverso di scambio con il sodio del sale che va a fissarsi sulle resine mentre il calcio viene eliminato con la soluzione salina che viene scaricata. Il sale adatto è molto simile al normale sale grosso da cucina ma dev’essere particolarmente puro per evitare che le eventuali impurità danneggino l’addolcitore.

Per evitare la formazione di aloni sulle stoviglie e le incrostazioni che si formano sulla resistenza per il riscaldamento dell’acqua è necessario regolare correttamente l’addolcitore e l’erogatore del brillantante in base alle caratteristiche dell’acqua del luogo in cui si vive.

E quando la lavastoviglie si rompe? È evidente che su macchine così complesse il fai da te diventa difficile e quindi occorre rivolgersi ad un centro riparazioni e assistenza lavastoviglie che svolga un lavoro perfetto nel più breve tempo possibile.

Ecco perché noi di Martinelli Riparazioni siamo il centro assistenza elettrodomestici giusto da interpellare in Torino e provincia!

Forti della nostra grande professionalità e della minuziosa conoscenza in continuo aggiornamento dei vari tipi di lavastoviglie in commercio, interveniamo tempestivamente e risolviamo il problema celermente in quanto siamo in grado di poter recuperare in pochissimo tempo l’eventuale pezzo di ricambio di quasi tutte le marche di lavastoviglie in commercio.

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